Dott.ssa Enrica Carli

Sono una Psicologa libero professionista specializzata in Psicoterapia Sistemico Relazionale ( 2004 Centro Bolognese di Terapia della Famiglia) e in Consulenza e Clinica delle Identità Sessuali (iscritta alla SIPSIS Società Italiana di Psicoterapia per lo Studio delle Identità Sessuali).

Lavoro a Faenza dal 2001 e mi occupo di consulenza e psicoterapia rivolta ad adulti, coppie e famiglie; nel mio percorso post specializzazione ho scelto di approfondire in particolare le aree della psicologia clinica e della psicoterapia e seguo costantemente un percorso di supervisione clinica.

Oltre all’ attività clinica ho esperienza nella progettazione e conduzione di gruppi sia psicoeducativi che di supporto psicologico in diverse aree: affido e adozione, dipendenza da gioco d’ azzardo e supporto alla genitorialità in famiglie con minori inseriti in comunità educative.

Nell’ ambito della psicologia giuridica ho partecipato a corsi di alta formazione relativi alle perizie psicologiche in ambito civile e penale e lavorato come consulente tecnica di parte in procedimenti giudiziari civili riguardanti separazioni conflittuali e affidamento di minori.

Ho fatto varie esperienze di lavoro nell’ ambito dell’ Azienda USL Romagna in vari servizi territoriali: Neuropsichiatria Infantile, Dipendenze Patologiche e Servizio Anziani Dipartimento Cure Primarie.

Sono insegnante di Mindfulness specializzata in applicazioni cliniche secondo le linee guida e i criteri internazionali della United Kingdom Guidelines for Mindfulness Teachers.

Ho contribuito alla creazione di integrAzione rete interprofessionale delle province di Forlì-Cesena e Ravenna costituita da psicologi e avvocati formati su tematiche LGBTQI.

Assieme alle colleghe del Centro Faentino di Psicologia e Psicoterapia ho avviato diverse collaborazioni con altri professionisti poiché ci accomuna la premessa che la complessità che caratterizza le esperienze e le difficoltà che le persone possono incontrare nel corso della loro vita non possa prescindere dal valutare che la differenza di punti di vista è sempre e solo una risorsa.